Michel si racconta

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parte 2 se ti sei persa la prima parte clicca qui

Dalla droga allo spaccio di strada.

Questo periodo lo chiamo: pazzia strada e fuga.

L’incontro con un ragazzo figlio di amici dei miei genitori ha sconvolto non solo alcuni mesi, ma interi anni della mia vita. Non avrei mai immaginato che delle scelte apparentemente innocue potessero rovinare radicalmente la mia esistenza.

Il mio calvario iniziò poco dopo, quando cominciai a consumare droga e ne divenni dipendente. Sniffandola o fumandola, ne avevo sempre bisogno e non riuscivo più a coprire l’intera giornata. Questo comportamento mi ha portato a isolarmi e a mettere seriamente in pericolo la mia vita. Nel frattempo, mia madre ha iniziato a frequentare una chiesa evangelica grazie a una sua conoscenza.

A causa di questa situazione, ho dovuto lasciare casa e non potevo più rimanere lì. Mia madre ha trovato pace nella sua fede, ma la situazione dei miei genitori era difficile. Nel corso degli anni, ho realizzato che Dio aveva un piano per la mia vita e mi ha protetto fin da quando sono partito da casa. Sono grato a mia madre per tutte le preghiere che ha fatto per me.

Mio padre mi ha proposto più volte di andare in Italia, dato che era in pensione anticipata a causa di un incidente sul lavoro. Per sopravvivere, ho iniziato a spacciare droga per un gruppo straniero, così potevo drogarmi senza dover spendere soldi.

Vivevo parzialmente per strada passando da casa di conoscenti a ricoveri di fortuna e via via iniziavo a non avere più una fissa dimora.

Tuttavia, un giorno ho avuto un problema e non sono riuscito a restituire i soldi. Mi hanno cercato in tutta la città, ed è stato in quel momento che ho deciso di seguire i consigli di mio padre. Per evitare di essere pestato a sangue o addirittura ucciso approfittai della proposta di mio padre di andare via in vacanza in Italia.

Abbiamo deciso di andare a Udine, nella sua casa per le vacanze. Iniziavo a percepire in me la volontà di fare il bene ed un coraggio interno che mi sosteneva verso percorsi corretti di giustizia e amore per me stesso.

Ho chiesto a mio padre di lasciarmi a casa per superare l’astinenza. Mentre lui trascorreva le sue giornate con gli amici a giocare a carte, io ho affrontato l’astinenza da solo. Era giugno del 1994 e dopo tre mesi ho ricevuto la lettera di leva, che avevo rinviato in precedenza per motivi di studio e altri motivi personali.

Ho iniziato il servizio militare mentre mia madre era ancora in Svizzera, a pochi anni dalla pensione. È arrivata nel 1996, dopo che avevo completato gli studi della scuola media e avevo iniziato a lavorare.

Nel 1997 ho conosciuto la mia ex moglie e, dopo sei anni di fidanzamento, ci siamo sposati nel settembre del 2003. Come mio padre, mi sono sposato a 33 anni.

Come poteva trasformarsi la mia vita al fianco di una donna? Ricercavo in una persona la motivazione e la spinta al mio cambiamento interiore. 

Continua prossimamente con la terza parte!….

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