Terza parte
Se vuoi le puntate precedenti eccole:
Michel si racconta prima parte
Michel si racconta seconda parte
Dal matrimonio alla ricaduta nella totale tossicodipendenza.
Percorriamo la strada che scegliamo!
Ho conosciuto la mia ex moglie nel ’97, dopo 6 anni di fidanzamento ci siamo sposati nel settembre del 2003. Sono convolato a nozze a 33 anni, proprio come mio padre.

Era una situazione strana per me: i suoi genitori e fratelli erano troppo invadenti.
Sono convolato a nozze a 33 anni, proprio come mio padre. Era una situazione strana per me: i suoi genitori e fratelli erano troppo invadenti. La sorella viveva nella casa accanto e i fratelli entravano a casa come se niente fosse, quasi senza suonare il campanello. Abitavamo nella vecchia casa di famiglia che avevamo ristrutturato. Questa situazione mi pesava molto, così ho iniziato a cercare una fuga. Ho trovato un gruppo di amici che giocava a freccette nei bar e mi hanno chiesto se volevo unirmi al loro campionato. È stato lì che ho iniziato questa avventura di evasione. Anche durante le liti, ho iniziato a scappare e andare a dormire da un personaggio del paese che aveva sempre litigato con tutti: un ex pugile alcolizzato che era addirittura stato il partner di sparring di Benvenuti.

Dopo l’ennesima fuga da casa, la mia ex moglie si trovava a casa dei miei genitori, cercando consolazione e spiegazioni. Il matrimonio era in via di disfacimento azione dopo azione che commettevo. Mia madre, involontariamente, ha pronunciato una frase che ha turbato molto la mia ex moglie: “Stai tranquilla che tornerà, faceva lo stesso anche in Svizzera”. Ovviamente, le avevo nascosto il mio passato.
Immaginate che era più facile per me dire a una persona che ero stato in carcere anziché confessare di essere stato un tossicodipendente.
Abbiamo continuato a vivere separati nella stessa casa per un pò. Il nostro rapporto è peggiorato e non siamo riusciti a uscire da questa situazione. Me ne assumo tutte le responsabilità e, come sempre, ho fatto ciò che mi era più facile: mi sono separato.
Per tutta la vita, ho fatto così, scappando da ogni brutta situazione.
Ci siamo ritrovati in tribunale per firmare la separazione consensuale e appena uscito dal tribunale, mi sono diretto immediatamente in Slovenia. Pensavo che le soluzioni alla mia vita potessero arrivare senza seminare con pazienza e amore.
La Slovenia dista solo 20 chilometri da Udine ed era il posto dove tutti andavano a comprare droga. Erano passati quasi 12 anni dall’ultima volta che mi ero drogato. Non sapevo perché il mio cuore mi avesse portato lì, ma ora so con certezza che faceva parte del piano di Dio per la mia vita.

Appena sono arrivato sul posto dello spaccio, prima ancora di scendere dalla macchina, mi ha squillato il telefono. Era la segretaria del luogo in cui lavoravo. Mi ha chiesto se andava tutto bene e dove mi trovavo. La segretaria mi disse: “non dirmi che stai facendo quello che penso”. Ho risposto subito di sì. C’è stata una grande lotta nel mio cuore, ma alla fine ho consumato la dose che avevo comprato. Ho avuto un’overdose e mi sono risvegliato la sera successiva. Il Signore mi ha preservato da una morte certa. Dopo 11 anni di astinenza, mi ero iniettato più droga di quanto usassi quando ero tossicodipendente. Volevo solo dimenticare il fallimento del matrimonio e forse inconsciamente volevo finire la mia vita dopo l’ennesimo fallimento.

Sono tornato a conoscere l’astinenza e ho iniziato a frequentare il SERT (centro contro le tossicodipendenze) per prendere il metadone. Non potevo continuare a drogarmi e lavorare contemporaneamente. Sono caduto in depressione e mi hanno prescritto anche psicofarmaci. La depressione mi inseguiva e dopo innumerevoli pianti dal mio psichiatra del Sert, che è avvenuto il 12 settembre, il mese più triste dell’anno per me, che coincideva con il compleanno della mia ex moglie, il mio compleanno e quello del nostro matrimonio, stavo davvero male e piangevo. In verità, lui non sapeva cosa fare con me, era completamente disarmato.
Quindi mi ha detto: “Michel, vuoi andare in una comunità?”.
continua….
michel si racconta quarta parte
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